Nell’11.ma tappa il Giro corre ancora sulle strade del Friuli-Venezia Giulia, ed è disegnata su misura per gli “attaccanti”. Come da pronostico vince proprio un ciclista con quelle caratteristiche: fuga da lontano di Navardauskas che a 17 km dal traguardo, in coppia con Oss, prima va a recuperare Gretsch e poi lancia lo scatto decisivo a 4.5 km dalla fine, lasciando il trentino fermo sulle gambe. Nibali sempre rosa.
Per Navardauskas seconda vittoria stagionale dopo il successo conquistato al Giro di Romandia. La classifica generale invece non subisce variazioni di rilevo al comando, se si eccettua la scalata dall’ 11° al 9° posto dell’ex maglia rosa Intxausti che nel finale stacca il “gruppo Nibali”.
Come detto, la tappa che ben si prestava alle fughe, ha visto il suo primo vero tentativo condotto da 20 uomini tra cui, il vincitore Navardauskas, Pirazzi (maglia azzurra di miglior scalatore) Oss, Gretsch e Danilo Di Luca: il gruppetto ha raggiunto un vantaggio massimo di 5′ 40″. E’ arrivato poi l’allungo di Gretsch, rivelatosi velleitario, sugli altri fuggitivi: è stato infatti neutralizzato a 17 km dall’arrivo da Oss e Navardauskas, con l’epilogo che conosciamo.
La tappa Tarvisio-Vajont verrà purtroppo anche ricordata per il primo caso di positività al Giro d’Italia 2013: è risultato positivo ad uno stimolante l’Heptaminol (un vasodilatatore), il francese Sylvain George della Ag2R. Questo emerge dalle analisi effettuate il 10 maggio nel laboratorio di Roma. Il corridore, che non potrà correre fino al giudizio della sua federazione, non ha preso il via nella tappa odierna.