Giro 2013: Intxausti vince a Ivrea

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Nella 16esima tappa da Valloire a Ivrea il Giro torna in Italia dopo lo sconfinamento in Francia: la gara, caratterizzata da una serie di scatti e contro scatti negli ultimi chilometri, ha visto Intxausti avere ragione di Kangert e Niemiec. Il terzetto è arrivato a giocarsi la vittoria dopo aver staccato il gruppo maglia rosa in una volata negli ultimi 500 m: irresistibile la progressione del basco al traguardo.

E’ crollato Mauro Santambrogio, arrivato al traguardo con 2′ 23” di ritardo. Il ciclista della Vini-Fantini è andato in crisi sull’ultima salita di tappa e ha perso così due posizioni in classifica generale, scavalcato da Scarponi e Niemiec. Vincenzo Nibali sempre in rosa non dà nessun segno di cedimento, anzi negli ultimi chilometri ha pure attacato in discesa andando a riprendersi i fuggitivi di turno Samuel Sanchez e Carlos Betancourt. Da parte sua anche Evans è riuscito a stare con i migliori e posticipa al clou delle prossime tappe la bagarre della 96.ma edizione del Giro d’Italia.
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Giro d’Italia 2013: maltempo e neve, tappa di venerdì 24 a forte rischio

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Pesanti le condizioni atmosferiche previste per venerdì 24 e anche per sabato
25.

Se fino a giovedì 23 le tappe potranno svolgersi senza particolari problemi,
l’arrivo di un vortice freddo dal centro Europa potrebbe complicare enormemente
le cose per venerdì 24 maggio, quando è prevista la tappa Ponte di Legno-Val
Martello, tappa quasi esclusivamente montana, che dovrebbe scalare addirittura
due passi come il Gavia e lo Stelvio. Su entrambi i passi è prevista neve
abbondante. In mattinata già da Sant’Apollonia, cioè dai 1500m circa, con bufera
sul Gavia.

La nevicata continuerebbe imperterrita sino a Santa Caterina
Valfurva, per poi lasciare spazio a pioggia mista a neve o pioggia sino a
Bormio, ma con la promessa di girare nuovamente in neve una volta imboccata la
salita allo Stelvio già intorno ai 1500m. Oltre i 2000m vi lasciamo immaginare
quello che potrebbe accadere, perchè a differenza del Galbier qui la strada
potrebbe imbiancarsi, rendendo indispensabili le “catene”, che le bici
ovviamente non possono montare.

Continuerebbe poi a nevicare sino a
Trafoi, a 1500m, per poi piovere a Silandro e Spondigna, nel fondovalle della
Venosta. La neve la ritroverebbero ancora al lago Giovenetto in val Martello,
laddove è previsto l’arrivo di tappa, dopo 139km davvero pesantissimi. Se le
previsioni venissero confermate, sarà impensabile poter scalare i due grandi
passi alpini e sicuramente verrà trovato un percorso alternativo, in caso
contrario la tappa verrebbe annullata o fortemente accorciata.

Anche per
sabato 25 proseguirebbe l’instabilità atmosferica con presenza di aria fredda in
quota e possibili rovesci nevosi sin sotto i 2000m. Così la ventesima tappa
vedrebbe ancora la neve protagonista durante la scalata dei 4 passi prevista:
Costalunga, San Pellegrino, Giau (il più alto), Passo delle 3 croci, ma questa
volta non dovrebbero esserci problemi nell’arrivare sotto le tre cime di
Lavaredo perchè i fenomeni risulteranno più modesti. La previsione dovrà
comunque essere ancora affinata. Seguite gli aggiornamenti!

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Visconti eroe sul Galibier sotto la neve

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Nonostante la neve, si è arrivati sul Galibier (traguardo anticipato di 4 km) e l’eroe è stato Giovanni Visconti. L’azzurro della Movistar ha vinto la 15.esima tappa del Giro d’Italia, quella dedicata a Marco Pantani, grazie a una fuga da lontano e a una splendida difesa sulla salita finale. Nibali, arrivato a 50″ dal vincitore, ha mantenuto saldamente sulle sue spalle la maglia rosa e ha provato anche un allungo nel finale.

Nel giorno del ricordo di Marco Pantani ha vinto Giovanni Visconti che è nato lo stesso giorno (13 gennaio) del Pirata. Un segno del destino e il corridore della Movistar dopo l’arrivo a braccia alzate ha detto: “Marco mi ha dato una mano da lassù”. E il tre volte campione italiano non poteva chiedere niente di meglio per la sua prima vittoria al Giro d’Italia. Ha dovuto aspettare tanti anni, nel 2005 il suo passaggio ai professionisti, ma ne è valsa la pena.

Visconti è scattato a 89 km dal traguardo e ha proseguito fino ad arrivare a braccia alzate, staccando metro dopo metro i cinque compagni di fuga. Ottima la difesa sul Galibier, nonostante una fitta nevicata, dove si sono visti pochi scatti degli uomini di classifica. Nibali ha provato a fare il vuoto, ma non ci è riuscito e ha concluso al fianco di Evans e compagnia bella. La maglia rosa ha dimostrato, però, di essere sempre più padrona della corsa.

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Giro 2013: il maltempo e i problemi della Rai

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Il maltempo sta facendo problemi al Giro e sopratutto alla Rai.

Resta immutato il pecorso della tappa di domani, tempo permettendo.

La Direzione del Giro d’Italia – a seguito dell’ordinanza della Prefettura di Valloire e preso atto che a distanza di 24 ore, valutate le situazioni climatiche, la stessa ha ritenuto di rivedere la propria posizione, autorizzando il percorso originario della tappa 15 – conferma integralmente il percorso eccezion fatta degli ultimi 4,250 km. Pertanto il traguardo sarà fissato a Les Granges du Galibier – Monumento Pantani.

La partenza originariamente prevista per le 12:30 viene spostata alle 13:00.

Vista la situazione meteo in continuo mutamento, qualora durante la notte ci fossero ulteriori peggioramenti, la Direzione del Giro si riserva ulteriori modifiche a tutela della sicurezza dei corridori e della carovana del Giro.

Secondo, sono i problemi della Rai nella diretta di oggi pomeriggio con i 8 km saltati in diretta.

Parallelamente alle difficoltà organizzative di RCS Sport, oggi sono andate in onda (è il caso di dirlo) le difficoltà di trasmissione delle immagini di gara da parte della Rai. Il primo ritardo nella diffusione di tali immagini è legato al cambio di percorso: le strutture mobili di rilancio del segnale televisivo erano state sistemate nel versante sud del Sestrière, mentre poi la corsa è passata a nord, al di là del monte, e sono stati necessari dei tempi tecnici per il trasferimento. Appena pochi minuti dopo che la trasmissione è partita, però, il segnale si è nuovamente interrotto, stavolta definitivamente.

Il motivo? L’aereo ponte, ovvero quello che funge da ritrasmettitore del segnale, è dovuto atterrare in fretta e furia all’aeroporto di Genova, dopo essersi trovato nel mezzo di un’estesa turbolenza a 9000 metri d’altitudine; le spie dei vari indicatori del velivolo – “il più moderno che ci possa essere”, ci assicurano dalla Rai – si sono accese, obbligando di fatto i piloti all’atterraggio. Anche qui, tempi tecnici prolungati (un’ora e mezza per fare il check-in all’aereo) hanno impedito che il mezzo potesse rimettersi in volo in tempo utile.

Un problema che, stando a quanto emerge dalle carte dei meteorologi, potrebbe persistere anche nella giornata di domani, nei cieli sopra al Galibier. Per di più, oggi la squadra di RaiSport era anche priva del suo cronista in moto (Andrea De Luca), appiedato dal giudice di corsa per una giornata, con l’accusa di aver fornito scie a un gruppo di ritardatari nella tappa di Cherasco: ne è venuta fuori, quindi, una telecronaca monca, priva di immagini e anche di tempestivi aggiornamenti dalla corsa. A questo punto, ci viene in soccorso la legge delle probabilità: non è pensabile, infatti, che questa mole di eventi negativi si concentri sul Giro (e sulla sua trasmissione) anche domani. Per cui, facciamo professione d’ottimismo dicendo che “non potrà in nessun modo essere peggio di oggi”. Dopodiché, da perfetti scaramantici di professione, dita incrociate e speriamo che stanotte non nevichi…

Ma era meglio che la Rcs rompesse con la Rai, e si accordasse con Sky ?

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Giro 2013: Santambrogio primo sul Jafferau, Nibali resta in Rosa

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Mauro Santambrogio (Vini Fantini) ha vinto la 14.ma tappa del Giro d’Italia, con partenza da Cervere e arrivo a Bardonecchia (182 km). Il ciclista di Erba ha attaccato negli ultimi chilometri assieme a Vincenzo Nibali, 2° al traguardo, che così fa il vuoto in generale: Uran, infatti, ha perso 28″ dalla maglia rosa, Evans 33″. Lontano Scarponi. La tappa, corsa in condizioni meteo estreme, è stata privata della salita del Sestriere.

Il Giro d’Italia ha un padrone “vero”: anche in una giornata resa impossibile dal freddo e dalla nebbia (assenti le immagini televisive lungo il percorso), Vincenzo Nibali incrementa il suo vantaggio sui diretti concorrenti. Lo fa grazie a un’azione decisa a due km dal traguardo, quando solo un ottimo Mauro Santambrogio riesce a resistergli. La tappa, in precedenza, aveva vissuto del tentativo disperato di Pietropolli, Paolini e Colbrelli, che sull’ascesa finale del Jafferau venivano ripresi dal gruppone. Nibali, al traguardo, lascia il successo di tappa al compagno di fuga ma porta il suo vantaggio su Evans a 1’26”. Uran, diventato capitano del Team Sky dopo il ritiro di Wiggins, resta momentaneamente sul podio a 2’46” dallo Squalo di Messina, Santambrogio è quarto ad appena un secondo dal colombiano.

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Giro 2013, salta per neve l’ascesa del Sestriere nella tappa di oggi. Confermato l’arrivo sullo Jafferau

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E’ il Maltempo la rivelazione del Giro d’Italia.

Il maltempo ha costretto gli organizzatori del Giro d’Italia a modificare la tappa odierna, la 14a della corsa corsa prevista tra Cervere e Bardonecchia: a saltare è stata l’ascesa verso il Sestriere il cui gran premio della montagna era previsto al chilometro 125.3 km di gara. Il disegno della percorso, senza Sestriere (cancellato per rischio neve e per scarsa visibilità), sarà ovviamente abbastanza stravolto perché il gruppo percorrerà tutta la Val di Susa proprio fino a Bardonecchia per poi scalare nel finale, come previsto, lo Jafferau (dove forse nevica). Con il nuovo tracciato la tappa misurerà 180 km, 12 in più dell’originale.

E ora dopo i tagli di Galibier e Moncenisio, adesso c’è il Sestriere, e sono in dubbio Gavia e Stelvio e forse la Tre Cime. Non è giusto partire il Giro il 4 maggio…

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Giro d’Italia, condizioni meteo avverse. Moncenisio e Galibier vengono tagliati dalla tappa di domenica

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Secondo quanto riportato dal quotidiano savoiardo Le Dauphine la quindicesima tappa del Giro d’Italia, prevista domenica 19 con partenza da Cesana Torinese e arrivo in vetta al Galibier, subirà delle importanti modifiche. Il prefetto della Savoia ha annunciato stasera alle 20.30 la propria decisione riguardo lo svolgimento della prova e, per paura di possibili valanghe e per il meteo che si preannuncia avverso, ha stabilito che la carovana non passerà per il Colle del Moncenisio ma comincerà la tappa ai piedi della salita. Per l’arrivo, si ipotizza la località di Les Verneys, sita a 1557 metri slm. La direzione di corsa non ha comunicato ufficialmente alcuna modifica di percorso, che verosimilmente verrà segnalata nelle prossime ore.

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Giro 2013: Cavendish fa poker…

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La 13.ma tappa da  a Cherasco, di 254 km è la più lunga del Giro ma l’epilogo è un “déja vu”: da Napoli al Piemonte c’è solo uno sprinter, il suo nome è Mark Cavendish. La vittoria odierna è la stretta conseguenza di una lunghissima volata, che ha visto partire Cavendish ai 300 metri, con una progressione irresistibile, anche per Giacomo Nizzolo, che non ce l’ha fatta per un pelo a beffarlo negli ultimi metri. Nibali ancora in rosa.

Domani 14° tappa da Cervere a Bardonecchia di 168 km, ma è forte il rischio, percorso modificato ?

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Giro 2013: Hesjedal e Wiggins si ritirano

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Il Giro d’Italia di Bradley Wiggins, grande favorito della vigilia, è già terminato. Il britannico del Team Sky ha deciso infatti di non partire per la 13.esima tappa, la più lunga della corsa, a causa di una forte infezione polmonare. Giovedì Wiggo era uscito dalla lotta per la generale accusando un ritardo di di 3’17” che lo aveva fatto precipare al tredicesimo posto a oltre 5 minuti da Nibali. Ritiro anche per Hesjedal, maglia rosa uscente.

Secondo il comunicato del team Sky, la decisione di abbandonare il Giro da parte di Wiggins è dovuta ad “un aggravamento delle condizioni fisiche del corridore”, che ha vinto il Tour de France dell’anno scorso. La decisione del ‘baronetto’, vincitore della cronometro alle ultime Olimpiadi a Londra, è giunta in prossimità delle grandi salite, alla vigilia della 13.esima tappa.    Dave Brailsford, patron del Team Sky, ha dichiarato che, nel corso della notte, “si è svolto un consulto medico, quindi è arrivata la decisione di fermare Wiggins”. “La preoccupazione principale – ha aggiunto – è quella di salvaguardare la salute dei nostri tesserati”.

La corsa rosa perde anche un altro protagonista atteso alla vigilia. Lascia infatti anche Ryder Hesjedal. Il canadese, che era 38.esimo in classifica a oltre 32 minuti da Nibali, ha dichiarato: “È davvero frustrante abbandonare in questo modo, avevo investito tutte le mie energie su questo obiettivo, ma non ho altra scelta”.

Certamente a Wiggins e a Hesjedal pagano le giornate di pioggia ci sono state al Giro, ben cinque (per ora), un cosa simile è successa solo al Tour 1996 con la prima settimana corsa completamente o quasi con pioggia e freddo, e alla prima tappa di Montagna (Les Arcs) pagò un campione del calibro che era Miguel Indurain che puntava al sesto Tour consecutivo e invece finì in crisi di fame e freddo.

Soprattutto per Wiggins e Hesjedal, il ritiro è stato deciso anche per le pessime previsoni meteo dei prossimi giorni in cui è prevista anche la neve sulle montagne che i corridori devono affrontare.

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Giro 2013: Cavendish-Sprint a Treviso, crollo Wiggins che forse si ritira ?

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Nella 12esima tappa da Longarone a Treviso è il maltempo a condizionare tutta la gara che vede sorridere per la 100.ma volta Cavendish ma segna anche la fine delle ultime velleità di vittoria finale di Wiggins, che esce definitivamente dalla classifica, a causa soprattutto dell’infezione polmonare che lo ha debilitato. Il testimone del team Sky passa a Uran, che con Evans contenderà la rosa a Nibali fino alla fine.

Cavendish ha preceduto sul traguardo di via Burchiellati, a Treviso, il francese Nacer Bouhanni (Fdj) e lo sloveno Luka Mezgec (Argos-Shimano). Al quarto posto Giacomo Nizzolo (Radioshack-Leopard) e al quinto l’australiano Brett Lancaster (Orica-Greenedge).

Tegola per il Team Sky al Giro d’Italia: il suo corridore di punta, Bradley Wiggins, potrebbe essere costretto al ritiro per un’infezione polmonare: “Non sto molto bene in questo momento, ho avuto 24 ore abbastanza complicate a causa di un forte raffreddore”. Nonostante le prossime tappe di montagna, Wiggins resta fiducioso: “Spero di sentirmi meglio nei prossimi giorni”. Il ciclista britannico è quarto in classifica, a 2′ dalla maglia rosa Nibali.

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