Nibali vince sulla Tre Cime di Lavaredo sotto la neve e ipoteca il Giro

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Ora non ci sono più dubbi: Vincenzo Nibali vince la ventesima tappa (da Silandro alle Tre Cime di Lavaredo per 211 km) sotto la neve e si assicura la 96.ma edizione del Giro d’Italia. La maglia rosa parte sull’ultima salita, a 3 km dall’arrivo, e fa il vuoto: al traguardo chiude con 17″ sul terzetto colombiano formato da Uran, Duarte e Betancur, Evans è ancora più staccato (a 1’30”) e perde il secondo posto del podio.

Nibali, dopo aver consolidato lentamente il primato e dominato la cronoscalata, coglie la seconda vittoria personale in questo Giro d’Italia e scrive il suo nome sul prestigioso albo della corsa rosa. Lo fa travestendosi da uomo delle nevi, capace di staccare tutti sull’ultima salita, quando non servirebbe affatto, e in condizioni meteo al limite dell’impossibile. Parte come una locomotiva ai -3 dal traguardo e nemmeno i terribili colombiani riescono a stargli dietro. Metro dopo metro, il messinese realizza un sogno. Allontana i tifosi, che trasmettono fin troppa passione, e si arrampica sui 2304 metri d’altitudine delle Tre Cime da primo della classe. Conquista anche la maglia rossa della classifica a punti, che dovrà difendere nell’ultima tappa/passerella di Brescia. Quella rosa invece è già al sicuro.

Evans fatica più di tutti e perde il secondo gradino del podio, in favore di Rigoberto Uran, degno sostituto di Wiggins in casa Sky. Dopo la truppa colombiana brillano anche gli italiani: Fabio Aru chiude in quinta posizione a 44″ dal leader, alle sue spalle si piazzano Pellizzotti, Pozzovivo e Damiano Caruso. Scarponi, invece, va un po’ in difficoltà e finisce in dodicesima piazza (a 1’14” da Nibali), restando al quarto posto della Generale.

NIBALI: “GRAZIE A TUTTI”

“Grazie alle persone che mi hanno aspettato in vetta e all’organizzazione che ci ha permesso di arrivare qui. Avevo paura che qualcuno scivolasse, nel tratto finale. All’arrivo mi sono girato e ho baciato la fede, il mio ultimo pensiero prima di tagliare il traguardo è andato a mia moglie Rachele. Volevo dimostrare di esserci sempre e di poter combattere fino alla fine”. Sono state le prima parole della maglia rosa, Vincenzo Nibali, dopo l’impresa sulle Tre Cime di Lavaredo, che gli è valsa la vittoria virtuale nel 96/o Giro d’Italia di ciclismo.

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